Rovers MalajLa mia ricerca nasce spesso da immagini del quotidiano, mi interessa trasformare la realtà in gioco ironico, imprimere con pochi segni un oggetto lasciandolo sospeso nel vuoto. La pittura è per me gesto di sottrazione nei confronti del reale, nei miei dipinti creo dei vuoti per allontanare il soggetto dalla realtà. I miei temi ricorrenti sono pesci, uccelli, coralli, ritratti e nature morte, fermo la pittura un istante prima che l'oggetto acquisisca peso. Con la pittura voglio togliere peso agli oggetti, mostrare la loro intimità, svelarne il lato ironico, la loro essenza. Tolgo massa agli oggetti, alleggerisco strutture, metto in luce un rapporto affettivo.
|
Rovers Malaj (Albania, 1995)
Dal 2005 si trasferisce in Italia. Ha studiato inizialmente al Liceo Artistico Catullo di Belluno prima di conseguire la Laurea Triennale in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia frequentando l’atelier F. E’ membro di Zolforosso da Novembre 2022. Mostre recenti a cui partecipa sono le collettive HEIMWEH, 2023, a cura di Jannik Pra Levis e Beatrice Timillero, presso Villa Miari Fulcis a Modolo; Nelle selve non più belve, 2022, a cura di Daniele Capra, Isabella e Tiziana Pers e dell’Atelier F, presso Vulcano Agency e Rave Residency; Mostra finale di Extraordinario Workshop 2, 2021, a cura di Daniele Capra, Nico Corve, Nebojsa Despotovic e Atelier F; Apello extraordinario, 2020, un progetto di Daniele Capra, Nico Corve, Nebojsa Despotovic e Atelier F, presso Vulcano Agency; Doppelgänger, 2019, a cura di Elisa Raso, a Bolzano; Dentro l'occhio della mosca, 2018, a cura di Maya di Martin Fabbro a Venezia presso Ca’ Pier. |